INDUSTRIA AGROALIMENTARE IN FORTE CRESCITA

L’Italia meridionale aumenta il proprio fatturato del +5,4%

L’agricoltura rappresenta il futuro del Bel Paese, i dati parlano chiaro. Con un valore di produzione di circa 43mila euro le imprese agricole italiane hanno una dimensione economica tre-quattro volte superiore rispetto a quelle in Regno Unito, Francia e Germania. General Cessioni, importante società di intermediazione italiana, conferma come gli investimenti siano in notevole aumento e come, dunque, nuove figure si stiano avvicinando all’imprenditoria. L’economia del Mezzogiorno, in particolar modo,  nell’ultimo anno sta riscontrando una visibile crescita grazie al potenziamento del settore agroalimentare, che aumenta il proprio fatturato del 5,4% contro il +4,4% del Centro e del Nord Italia. A comunicare questi dati è lo studio condotto dall’ISMEA (Istituto i Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), in collaborazione con la Fiera di Parma e la Federalimentare. Un aspetto particolarmente interessante di questo report è la presenza massiccia, peraltro in continuo aumento, di piccole e medie aziende, capitanate da giovani e coraggiosi imprenditori (molti under 40). Sono infatti queste realtà ad esaltare ancor di più la qualità e la genuinità dei prodotti italiani, riuscendo a coniugare tradizione e innovazione. Le nuove tecnologie interessano la semina, la coltivazione, il raccolto e i diversi macchinari che permettono una maggiore produttività e velocità, senza mettere da parte la qualità della materia prima. Crescono, dunque, gli investimenti dei giovani (e non) sul settore agroalimentare, che colgono i frutti di uno sviluppo destinato a non fermarsi e, anzi, probabilmente a crescere in maniera esponenziale.  Il “Made in Italy” suscita ancora un grande fascino anche a livello internazionale e non è un caso se il 55% delle imprese nazionali prevede nelle proprie strategie di marketing la dicitura “100% italiano”.

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